La Cultura
Patrimonio e usanze del Paese
Le colture a sostentamento del fabbisogno giornaliero, venivano coltivate su ampi terrazzamenti (maserie) soleggiati e ben tenuti, in parte tuttora visibili in parte ricoperti dai boschi.
Al centro del paese sorgeva la latteria (oggi recuperata e adibita a centro polifunzionale) con due grandi vasche (purtroppo andate distrutte) che servivano ad abbeverare le mucche.
Lo sfalcio dei prati si propagava su una vasta superficie raggiungendo la vicina Slovenia.
Le Mede – covoni di fieno – venivano realizzate per l’approvvigionamento annuale del fieno e trasportato con le gerle.
Nel tempo l’immigrazione(anche stagionale) divenne una dolorosa necessità e pur rimanendo tenacemente ancorati alle tradizioni e al focolare locale, lentamente ma inesorabilmente il paese si è via via spopolato: se negli anni trenta si contavano circa 300 abitanti oggi i residenti sono poche decine.