Le malghe di Porzus - Il Processo di Lucca
Il 23 giugno 1945 il Comando Divisioni Osoppo presentò una denuncia al Procuratore del Re di Udine e 6 anni dopo, nell'ottobre 1951, avrà il via il processo, presso la Corte d'Assise di Lucca. Nel 1954 vi fu la sentenza: trentasei dei responsabili dell'eccidio, tra i quali il gappista Mario Toffanin "Giacca", furono processati e condannati a 777 anni complessivi di carcere; tra questi Toffanin, Plaino e Juri furono condannati all'ergastolo e Ostelio Modesti, il segretario del PCI di Udine, venne condannato a trent'anni di carcere (ne sconterà poi nove). I condannati vennero poi liberati in seguito a varie amnistie, l'ultima delle quali avvenuta il 15 maggio 1973.
Mario Toffanin, condannato in contumacia in quanto scappato nella Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia, dopo l'ultima amnistia del 1975 non tornerà in Italia, dovendo ancora scontare altre pene per diversi reati non legati alla lotta di liberazione e che non erano stati amnistiati, ma non vi tornerà neppure nel luglio del 1978, quando sarà graziato dal Presidente Sandro Pertini da poco insediatosi al Quirinale e morirà in Slovenia il 22 gennaio 1999. Toffanin, negli anni successivi alla fuga, si dichiarerà sempre certo del tradimento della Brigata Osoppo: ribadirà più volte la correttezza delle sue azioni e continuerà ad accusare gli uomini della Osoppo, tra le altre cose, di aver inglobato al proprio interno molti uomini appartenenti a gruppi fascisti, di aver collaborato attivamente con gli uomini della RSI e di aver spesso trattenuto le forniture di armi e attrezzature inglesi che secondo gli accordi spettavano alla Garibaldi.